Scritto da  2014-11-22

Perché scegliere di realizzare un sito internet?

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Perché scegliere di realizzare un sito internet?
Image by http://www.digitechwebdesignaustin.com/
Chiunque possieda un’attività artigianale, industriale o commerciale si sarà sicuramente posto l’interrogativo di come ampliare il proprio business, la propria clientela o migliorare il proprio marketing attraverso la rete. L’avvento dei social networks e dei canali di condivisione di materiale audio-visivo ha sicuramente facilitato coloro i quali devono soddisfare tali esigenze senza investire il proprio denaro, in maniera veloce e senza necessariamente possedere conoscenze tecniche di sorta, ridimensionando di fatto l’esigenza di creare un sito personale per la propria attività.

 

In taluni casi, la fiducia smisurata in questi nuovi strumenti, che nel loro complesso costituiscono la spina dorsale del cosiddetto “Web 2.0”, ha portato a credere che il “vecchio sito internet” fosse uno strumento inutile, in quanto soppiantato dalla velocità di comunicazione, dalla vastità del potenziale pubblico a disposizione dei nuovi mezzi e, non per ultimo, dalla facilità di padroneggiare strumenti di una potenza comunicativa impensabile solo fino a 6/7 anni fa.

Tutto vero, i punti a favore dei social networks sono molteplici e sono sotto gli occhi di tutti, ma, c’è un ma…
Il social network, per come è nato e per come si è strutturato, è un sistema di comunicazione e condivisione, di scambio di dati e opinioni, ma se ci si vuole fare un’idea esatta di una persona o di una azienda, di un’organizzazione o di una determinata attività, se si vuole venire a conoscenza dei servizi o dei prodotti che essa produce o propone, e soprattutto se si vuole capire se questa realtà sia utile o meno a soddisfare le esigenze di colui che sta eseguendo la ricerca, esso diventa sovente inadeguato o comunque insufficiente. Difficilmente ci si riesce a fare una idea precisa di una realtà, qualunque essa sia, affidandoci solo a Facebook, Instagram o Google Plus, anche nei (pochissimi) casi in cui tali profili vengano gestiti con criteri propri del marketing in senso stretto. Tralasciamo per ora Twitter, la cui fortissima componente di strumento di diffusione di notizie istantanee ha sopito le istanze di contenitore di “tutto e di più” che molti vorrebbero invece attribuirgli.

I social networks, si badi bene, sono realtà (virtuali, ma sempre realtà) dell’eterno presente, monodimensionali, dove il passato (e il futuro) hanno un valore cronologico fine a se stesso, dove le notizie, i commenti o gli avvenimenti importanti costituiscono dei quadri insignificanti in una parete enorme. La propensione allo schiacciamento sul presente è testimoniata dall’incessante bombardamento di notizie dall’eterogeneità più assoluta, dalla foto appena postata dell’amica che ha appena sfornato la torta della nonna, alla cugina che si fotografa al letto con il cane (povera creatura, il cane s’intende), all’annuncio o alla recensione del nuovo smartphone quadcore, o alla notizia (importante) di una rivolta studentesca in Cina o in Messico.
Frivolezze, curiosità malsane e assurdità si mescolano con notizie sicuramente più meritevoli di attenzione, ma che purtroppo ne escono ridimensionate dal senso di frastornamento che colpisce senza tregua l’utente del social.

Sia ben chiaro, non è intento di questo articolo biasimare alcunché (di buon grado si può accettare l’idea che anche le frivolezze o le leggerezze rappresentino il sale della vita secondo certi modi di concepire quest’ultima), né di entrare in merito della deriva psicosociale dell’ homo tecnologicus 2.0 del XXI° secolo.

Piuttosto, si vuole sottolineare come il sito internet personale, se pensato e realizzato con rigore dopo uno studio attento e dopo non poche meditazioni, possa costituire sicuramente uno strumento adatto a raccontare “una storia”, la vostra “storia”, dove le emozioni, passioni ed impegno vestano i panni di protagonisti presenti e soprattutto riconoscibili. Progettare, costruire e realizzare un sito nella sua totalità (dalla strutturazione tecnica all’inserimento dei testi e delle immagini) è d’altro canto un’opera impegnativa per chiunque, in primis per colui che ha l’esigenza di realizzarlo.
E’ come scrivere un’autobiografia: quali sono gli eventi della propria vita degni di essere menzionati, quali ci contraddistinguono dagli altri individui, quali altri ci hanno formato, e quali altri possono testimoniare la nostra credibilità morale e/o professionale? Posto in questi termini il sito internet costituisce non solo un biglietto da visita, ma anche un libro che ha qualcosa da raccontare e, perché no, anche da insegnare.

L’utilizzo dei social networks è importante e di fatto complementare alla vostra “autobiografia”, poiché, al di là di discorsi tecnici inerenti ai punteggi SEO, ai link incrociati o all’analisi del pubblico virtuale, sarebbe ottuso, oltre che controproducente, non sfruttare i vantaggi che abbiamo poc’anzi menzionato.
Ma ricordiamoci che anche i quadri più belli del mondo vanno esposti in maniera corretta, vanno valorizzati con la luce adeguata, secondo una certa spazialità e secondo una determinata logica (cronologica, tematica e via dicendo…), pena il rischio di diventare insignificanti o, peggio ancora, dotati di una bellezza vuota e fine a se stessa.

E voi, avete una storia da raccontare? Se sì, come la raccontereste?

Questo blog non rappresenta in alcun modo una testata giornalistica, in quanto non viene aggiornato periodicamente e perciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

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