Viene specificato che è stata semplificata la modalità attraverso la quale è possibile decidere di non condividere determinati contenuti. Inoltre gli utenti vengono rassicurati che mai l’azienda ha lavorato con agenzie governative per diffondere dati sensibili e nemmeno consentito l'accesso ai loro server. Questa lettera fa da introduzione ad una nuova sezione istituita nel sito ufficiale dell’azienda nel quale si vuole spiegare in maniera chiara e trasparente quali siano le modalità di gestione dei dati personali degli utenti.
Tale vicenda è destinata a creare una lunga scia di polemiche e riflessioni, una sorta di doccia fredda nell’era della condivisione, soprattutto per i grandi colossi dei social network che saranno costretti a rafforzare le misure di protezione per tutelarsi da altri attacchi da parte di hacker. Sorge la consapevolezza che quanto accaduto sia stato un avvertimento delle potenzialità di poter superare anche le più rigide soglie di sicurezza.